Performance World Class e Snella nelle PMI, Piccole e Medie Imprese - Carlo Scodanibbio, Consulente Industriale, Consulente di Lean 
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carlo scodanibbio - formazione

Performance d'Impresa. Non avviene a caso, né tantomeno per colpo di fortuna. Non si ottiene solo grazie a risorse finanziarie, o per mezzo di tecnologia d'avanguardia.

Sono le persone che fanno "performance". Sono persone mature, persone che sanno, persone che hanno capito. Persone che, in gruppo od individualmente, fronteggiano le sfide associate ad una elevata performance di impresa. Persone che amano il loro lavoro e sanno lavorare in modalità "smart" (elegantemente e brillantemente al tempo stesso...).
Persone che sanno dove andare, ci vanno, e si divertono mentre lo fanno....

perché formazione

perché la formazione apporta non solo conoscenza, ma anche la necessaria "tensione" (necessaria per fare accadere le cose).
La formazione apporta know-how, ed al tempo stesso "ispirazione".

Le aziende che aspirano ad elevati livelli di performance ricorrono alla formazione quale tattica operativa e continuativa. perché la formazione, nel tempo, produce le forze culturali necessarie nel nuovo mondo, nel mondo dopo il cambiamento.....


 
cos'è la formazione

La formazione ha a che fare con lavori di muratura: metter mattoni, spaccare mattoni e rimpiazzare mattoni.

il muro delle idee fisse Nel corso della nostra esistenza ci creiamo il nostro muro mentale, il muro delle "idee".
I mattoni che costituiscono il muro rappresentano il nostro "credo", i nostri principi, i nostri valori, le nostre idee. Idee su come si fanno le cose, idee su quello che si deve e non si deve fare.

Ogni input che riceviamo, leggendo, ascoltando, comunicando o comunque interagendo con il mondo, innesca il pensiero.
Quando il pensiero si placa, è possibile che si sia raggiunta una qualche conclusione mentale: ed un altro mattone è stato messo... o magari è stato spaccato, e rimpiazzato da un altro.....

Pensare richiede sforzo. Metter mattoni richiede ancora più sforzo. Rimpiazzar mattoni ne richiede molto di più: perché un vecchio mattone, già murato in precedenza, deve essere rimosso a colpi di martello e scalpello prima di poterne rimettere uno nuovo al suo posto....
In taluni casi, un mattone viene rimosso dal muro in modo permanente.
In altri casi, ci può capitare di demolire parecchi mattoni in una fila, o magari la fila intera.
In circostanze eccezionali, può perfino capitare che l'intero muro venga abbattuto - magari per costruirne un altro in seguito, di aspetto ben diverso.....

La formazione, soprattutto quella "interattiva", è un agente catalitico, agisce un pò come un muratore.
La formazione mette in moto il pensiero nelle menti dei "formandi", i quali scrutano il loro muro di mattoni, la sua forma e la sua consistenza. Le idee vengono vagliate, in un continuo dibattito mentale.
E può capitare di aggiungere uno o più mattoni al muro. E magari un mattone non si armonizza con gli altri e va rimpiazzato con un altro di aspetto diverso. E magari un'intera fila di mattoni va demolita....

Ma, come già detto, questo tipo di lavori di muratura richiede sforzo. E le persone, in generale ed ove possibile, non amano sforzarsi. Il che può far scaturire due tipici fenomeni mentali: uno è la riluttanza - l'altro è la resistenza.

La Riluttanza è causata dall'essere d'accordo solo parzialmente con i lavori di ristrutturazione del muro, che vengono "proposti" nel corso del dibattito mentale o che sembrano in qualche modo "necessari".
La Resistenza è causata da disaccordo totale su tali lavori di ristrutturazione, e soprattutto sulla necessità di spaccar mattoni a colpi di martello e scalpello...

La Riluttanza, in generale, è abbastanza facile da gestire in sede formativa. La riluttanza è tipica di individui maturi, adulti, che desiderano prove e dimostrazioni, o vogliono toccar le cose con mano. Questi individui, in generale, sono aperti ad ulteriore dibattito, sono pronti a pensare ulteriormente per comprendere, sono pronti ad "apprendere". Comprendere è apprendere.
La Riluttanza, di varia intensità e con varie tonalità, è in generale una caratteristica dei "giovani" (di età, ma già adulti culturalmente). Il loro "muro" è "in costruzione". I giovani di "larghe vedute", e caratterizzati da cultura industriale "moderna", hanno dei "lavori in corso" perenni sul loro muro. Ma questo non vuol dire che il loro muro sia "fragile" o "pericolante". Tutt'altro: è un muro "dinamico", ben solido come lavoro di ingegneria, ma pronto ad essere ritoccato e stilizzato dal punto di vista architettonico o per quanto concerne le rifiniture....

La Resistenza è più difficile da gestire. La resistenza è tipica dei "veterani d'industria", di persone di "lunga esperienza" (ed in genere delle persone "specializzate").
Il loro muro è forte, rigido, spesso "intoccabile". perché tale muro venne costruito molti anni or sono ed ha dimostrato ripetutamente di essere "giusto". perché le loro "idee", i loro modi di fare, sono stati supportati da anni di risultati validi, sono stati "confermati".
Se viene loro proposta una nuova idea, magari ben diversa dalla loro, il dibattito mentale è rapido ed "automatico", con due possibili sbocchi: l'uno è il rigetto e l'altro è il sospetto.
Mentre il rigetto è categorico ("....non si può fare...." "....non funzionerà....." "....sciocchezze...."), il sospetto (che la nuova idea possa magari essere buona o corretta) in genere fa scaturire la resistenza.
Per una ragione molto semplice e molto diffusa nell'industria: la "sindrome del veterano" (la "sindrome degli anni buttati via"). Il fenomeno mentale è semplice da capire: '....ho fatto le cose in questo modo per tanti anni.... ...adesso mi saltano fuori a dire che quel che ho fatto finora è sbagliato, perché si può fare meglio in un altro modo... il che equivale a dire che sono stupido... ....stupido perché ho fatto male le cose e per molti anni... ....ma io non sono stupido... ...anzi, gli stupidi sono loro e le loro idee del piffero.... ....quindi rifiuto quel che propongono, e resisto....' Punto e basta.
Gestire la Resistenza comporta un dibattito maturo, ma anzitutto richiede un chiarimento per eliminare la causa profonda della resistenza, quel falso rifugiarsi dietro il fattore "stupidità".
Questo è il segreto della formazione, il concetto cardine della formazione, l'essenza stessa della formazione. perché

la Riluttanza è "riluttanza al cambiamento".
la Resistenza è "resistenza al cambiamento".

La formazione efficace ha a che fare con la riluttanza e la resistenza, e gestisce entrambi i fenomeni nel modo più appropriato.
La formazione non contribuisce solo a "metter mattoni". La formazione è il catalizzatore che fa scattare la molla nella mente del formando e prepara il terreno per un buon lavoro di "arte muraria"....


 
il mio approccio alla formazione

I bambini sani e normali, in genere, non mostrano molta riluttanza né tantomeno resistenza nel corso dei loro processi di apprendimento.
Inoltre, ai bambini piace "giocare". Giocare è un modo divertente di capire ed imparare.

A differenza dei bambini, gli adulti mostrano molta più riluttanza e resistenza. Ma quando si tratta di "giocare", gli adulti sono come i bambini: il loro "muro" passa in secondo piano, "sfuma" un pò.
La tendenza al "rigetto" od al "sospetto" (e poi alla resistenza) è in qualche modo ridotta quando si "gioca".
Quindi, il gioco è il punto di partenza.

Giochi simulativi ed esercitazioni divertenti o addirittura ilari sono essenziali nel processo formativo. Servono a creare quel clima "giocoso" che permette ai messaggi formativi di "filtrare" e "passare".
I semi cadono nel terreno....

Ma i giochi prima o poi finiscono, ed il "muro" torna in primo piano, con tutta la sua possenza (in effetti, è già un pò "indebolito"....).
E' il momento di affrontare la realtà in modo "maturo".
E' il momento delle "prove" e delle "dimostrazioni". E' il momento delle "verifiche" e dei "chiarimenti", utili per fronteggiare la "sindrome" (degli anni perduti...). E' il momento di innaffiare i semi, se no seccheranno...
E' il momento dei "casi studio", dei "casi didattici", del cosa hanno fatto "gli altri" in simili circostanze.

Ma, nonostante ciò, può esserci ancora del "sospetto".........
In questo caso servono messaggi più "forti", per innescare processi di "dibattito mentale" più forti, tesi ad abbattere la "resistenza".
Allo scopo, serve l'effetto specchio. E' il momento della "videocamera".
Niente batte la videocamera nell'evidenziare la differenza tra un mattone "vecchio", malmesso e corroso dal tempo, ed uno nuovo, piazzato a regola d'arte. Questo è vero, perlomeno, in quei casi in cui il metodo "videocamera" può essere efficace.
Quando lo è, si crea l'effetto specchio. Lo specchio non dice bugie. Ed anche menti "veterane" ma adulte possono vedere la realtà attraverso lo specchio.

Menti "obsolete", "sclerotizzate" non ci riescono. Peccato. La strada verso una miglior performance d'impresa non può essere percorsa da tutti in modalità "indolore". Qualcuno si fermerà o si perderà......

Con riferimento alla strategia dello specchio ed all'utilizzo pratico della video camera, notare la mia offerta speciale a tutte le imprese: Mostra lo spreco alle persone. Fai click qui.

 
la logistica della formazione

Disponibilità.
Carlo Scodanibbio è disponibile a condurre corsi formativi ovunque nel mondo. Il tempo di preavviso richiesto è in genere di 3 mesi.

Lingua.
Italiano, Inglese, Francese (con qualche limitazione).
Il materiale didattico è redatto in Italiano od Inglese.

Lo stile formativo di Carlo Scodanibbio.
Interattivo, "rilassante", poca docenza di tipo tradizionale. Pratico ("tocchiamo con mano...."). Simulazioni frequenti (il "gioco"), molte esercitazioni pratiche, casi studio e didattici.

Presentazioni: multimediali (Power Point, Windows Media Player ed Internet Explorer).

Numero di partecipanti.
Nel caso di corsi formativi presso la sede dell'azienda (o comunque dedicati ad un'azienda), il numero di partecipanti dovrebbe essere limitato ad un massimo di 20. Tale numero garantisce un livello adeguato di interazione, indispensabile per ottenere risultati efficaci.
Per corsi "pubblici" od "aperti" (interaziendali), l'ideale sarebbe di non superare tale tetto massimo. Nel caso il numero di partecipanti superi i 30, è bene prevedere alcuni periodi dedicati a sessioni di "dibattito aperto" nel corso di ogni giornata formativa.

Layout dell'aula formativa.
Layout ideale: un numero adeguato di tavoli, a ciascuno dei quali siedono da 4 a 6 partecipanti, disposti a semicerchio su un arco di circa 120°, e lo schermo piazzato al centro del cerchio.
Layout alternativo: i tavoli possono essere disposti stile "aula scolastica", ma a "spina di pesce".
Entrambi tali layout consentono un buon lavoro di gruppo durante le esercitazioni e le simulazioni.
Una disposizione dei tavoli ad U o, ancor meno efficace, la disposizione tipo sala cinematografica, non sono idonee per il lavoro di gruppo.

Materiale ed attrezzature - logistica.
PC o Notebook: minimo Pentium 4 - RAM 1 Gb - scheda video VGA o superiore, con risoluzione di almeno 1024 x 768 - scheda audio e speakers (o connessione audio a Proiettore multimediale od amplificatore esterno) - Lettore CD/DVD. Software: Power Point 2003 o superiore - Windows Media Player - WinDVD - Internet Explorer. Connessione Internet Wi-Fi (richiesta solo per corsi sulla e-performance).
Proiettore Multimediale: di elevata luminosità - atto ad operare con risoluzioni di 1024 x 768 punti - dotato di input Computer, Video ed Audio - munito di altoparlanti interni o collegato ad altoparlanti esterni - corredato di telecomando.
Schermo: di buona qualità - montato a parete (preferibile) o su treppiede.
2 Lavagne a fogli mobili.

Per garantire efficacia all'intervento formativo:
- il telefono, i cellulari ed eventuali servizi di chiamata ed interfonici dovrebbero essere spenti o disattivati (eccetto durante le pause)
- non ci dovrebbero essere interruzioni di alcun tipo, salvo in situazioni di emergenza o di "crisi"

Ogni fattore di "disturbo" di tal genere non solo causa perdite di tempo, ma provoca anche una notevole diminuzione del "momento" formativo.


 
lista di corsi formativi

Per accedere alla lista e descrizione dettagliata dei corsi più "gettonati" di Carlo Scodanibbio fare click qui.

Tutti gli altri corsi offerti da Carlo Scodanibbio sono listati qui.


 
formazione "a distanza" ed "online"

La Teleformazione è realtà. Ed anche se non offre la stessa efficacia dei corsi "dal vivo", può essere, in molti casi, una soluzione molto pratica.

Con l'avvento del Covid-19, Carlo Scodanibbio offre Servizi di Tele-Consulenza e Tele-Formazione. Per maggiori informazioni fai click qui.


 

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